Chiesetta Revese


Descrizione: l’oratorio dedicato a Santa Maria Annunciata rappresenta un vero gioiello nell’architettura sacra vicentina del primo Rinascimento e venne fatta costruire dalla nobile famiglia Revese, che a Brendola aveva un’importante Villa, di cui resta solo la torre, ed altre proprietà. Anche se una lapide posta a destra dell’entrata reca la data 1466, la datazione dell’edificio è controversa, sembra comunque possibile far risalire l’attuale costruzione al periodo compreso tra il 1486 e il 1499. La cappella presenta un’elegante facciata a terminazione trilobata arricchita da pregevoli elementi lapidei di raffinata fattura. Le strette affinità che l’edificio rivela con il prospetto della chiesa di Santa Maria dei Miracoli di Lonigo e con la Chiesa ortodossa di S. Michele nel Cremlino di Mosca, opere indiscusse di Alvise Lamberti da Montagnana, architetto e scultore educato in ambiente padovano, collaboratore di Pietro Lombardo a Venezia e di Lorenzo da Bologna, attivo invece in numerose fabbriche vicentine, hanno portato ad ipotizzare l’intervento dello stesso architetto anche per l’oratorio di Brendola. Strette affinità l’edificio rivela con il prospetto della chiesa di Santa Maria dei Miracoli di Lonigo e con la Chiesa ortodossa di S. Michele nel Cremlino di Mosca, opere indiscusse del medesimo architetto. L’accentuato verticalismo della costruzione rivela una residua influenza gotica che seguitava ad agire nel ‘500. L’elegante facciata è a due ordini: il primo risulta dal complesso di quattro pilastri intagliati con basamenti e capitelli ed al centro il piccolo portale è decorato da pilastri scolpiti di fiorami ed arabeschi; il secondo ordine è formato ancora da quattro pilastri che reggono tre graziose arcate. Sulle laterali si aprono delle finestre oblunghe di cui come coronamento spicca il caratteristico motivo a valva di conchiglia tipico dell’architettura di Alvise Lamberti. Sormontano tutto l’insieme del prospetto quattro piccole guglie con croci in ferro battuto. All’interno, l’elegante ed armonica navata è ornata da grandi conchiglie dipinte, racchiuse nelle lunette superiori; la decorazione è ad affresco ed è concentrata nell’area presbiteriale. La decorazione si sviluppa anche nella zona inferiore delle pareti laterali, spartita in ampie riquadrature che incorniciano angeli musicanti circondati da serti di alloro. Nella parte inferiore su fondo monocromo spiccano vasi classici affiancati da angeli, da una parte, e da due arpie contrapposte dall’altra: rappresentano il Bene ed il Male. Questo ciclo decorativo è stato attribuito al pittore vicentino Giovanni Buonconsiglio (1465-1536) ed è considerato opera degli esordi di questo importante artista, formatosi sugli esempi della grande pittura veneziana del Quattrocento. L’oratorio rimase alla famiglia Revese sino alla scomparsa dell’ultimo discendente Don Gaetano Revese, che consumò tutto quello che rimaneva del patrimonio per il restauro dell’edificio ridotto in precarie condizioni di stabilità. Alla sua morte (1888) la proprietà passo agli Scola e poi agli Scola-Camerini. Dal 1989 la chiesetta è di proprietà comunale; un ultimo restauro concluso nel 1997, ha permesso di restituire all’oratorio agibilità ed efficienza statica.

Indicazioni: dal centro di Brendola, percorrere Via B. Croce fino all’immissione in Via Revese e dopo 300m la Chiesetta si trova sul lato sinistro della strada. Si consiglia di lasciare i propri mezzi o in centro o di proseguire fino al parcheggio del Municipio e di tornare indietro a piedi (circa 5 minuti).

 

Chiesetta Revese fa parte di due itinerari proposti nella sezione dedicata del sito:

  1. Percorso verde: Brendola un luogo di delizie (punto 2);
  2. Percorso rosso: Brendola un luogo di delizie (punto 11)